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Sono lieto di condividere questo spazio personale con amici, conoscenti e lettori che maldestramente sono entrati in questa pagina. Sin dal 23 gennaio 2011, Phoesia offre riflessioni personali su molteplici temi quali poesia, letteratura, filosofia, arti plastiche, cinema, teatro e tanto altro ancora. Nonostante ciò, Phoesia resta uno spazio aperto alle riflessioni di chiunque abbia voglia di scrivere, in modo "impegnato", su queste tematiche. Un grande benvenuto a tutti!

19/07/11

LA BUONISSIMA TORTA DI VANESIO

Una sera d'aprile, un uomo in camicia bianca e giacca scura si presentò a casa di Vanesio con un pacco da confezione di bellissima fattura. L'uomo, molto elegante e dai modi sofisticati, spiegò a Vanesio che questo pacco proveniva da una persona molto importante : era un regalo che non si poteva rifiutare. 
Vanesio chiese all'uomo cosa ci fosse dentro al pacco. Il signore in giacca scura aprì la bellissima confezione regalo davanti a Vanesio, il quale reagì immediatamente con grande stupore. Il pacco conteneva una torta meravigliosa, senza dubbio la più bella e gustosa torta che si potesse desiderare. L'uomo spiegò che, come si poteva intuire dall'apparenza, la torta era buonissima, anzi, che si trattava della più buona torta mai fatta in una pasticceria. Vanesio, istintivamente, rispose al signore che era evidentemente buonissima. 
I suoi occhi guardavano il soffice strato di panna bianchissima che ricopriva la torta. Lo splendido dolce era instancabilmente ricamato in superfice da ghirigori di lucente cioccolato e caramello. E ancora ciliegie, delizie di zucchero, canditi ed altre innumerevoli goloserie.
Vanesio ringraziò a lungo l'uomo e benedì colui che gli aveva regalato la magnifica torta. Prese un piattino, una forchetta e un bicchiere di vino e si sedette a tavola felicissimo, ormai pronto per la degustazione. Ne prese un gran boccone e se lo infilò in bocca inghiottendolo con ingordigia.
Ma Vanesio si rese conto che la torta conteneva al suo interno solamente escrementi e corse in bagno per vomitare. Vanesio vomitò a lungo e a lungo rimase disgustato dall'abominevole sapore. Eppure, ciò che lo disgustò veramente, fu l'insistenza con cui ringraziò il suo benefattore.
Vanesio fu convinto a mangiare merda e a ringraziare colui che gliel'aveva fatta mangiare.