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03/04/11

INTELLETTUALI A MONTMARTRE

Girovagando in tarda serata o durante la notte per le vie di Montmartre si possono fare incontri quantomento "strani". Tra le stradette di rue Lepic o nei dintorni di place de Tertres si aggirano quasi sempre individui curiosi. E dico curiosi per non dire sgradevoli, una volta che si approfondisce la conoscenza di questi soggetti.
Sono i cosiddetti bohèmes montmartrini, figure quasi mitologiche, leggendarie per la loro antipatia. Si tratta essenzialmente di incarnazioni di clichés e retorica. Passano le loro serate da un bar all'altro, non mancando mai di far valere la loro posizione di superiorità "intellettuale" nei confronti delle malcapitate persone "normali" che passeggiano per la splendida collinetta senza alcuna pretesa. Non sono molto difficili da riconoscere: hanno generalmente un look retrò, abbellito e agghindato da insopportabili accessori stravaganti e appariscenti. 
I bohèmes si riempiono la bocca di pezzetti di poesie rubate ai grandi poeti di una volta. Parlano senza vergogna di "verità" nascoste, di "segreti" inaccessibili, segreti dei quali solo loro, ovviamente, portano la testimonianza. 
La cosa più sorprendente, che potrebbe apparire comica se non sfociasse nel ridicolo, è che si definiscono "artisti" senza alcuna reticenza. Non si capisce bene perchè lo facciano visto che per la maggiore sono persone che non hanno mai pubblicato niente (nonostante le loro età oramai non più puerili!), sono letti e ascoltati da una ristretta cerchia di amici che pendono dalle loro labbra per non si sa bene quale motivazione. Inoltre, per aggravare inconsapevolmente la loro incapacità, criticano spietatamente i lavoratori esibendo il loro stile di vita "sempre libero", cioè libero dal lavoro, dalla fatica, dalla "normalità". 
Ebbene, i bohèmes cantano, parlano, e cantano ancora, grazie alla fatica di qualcun altro. E soprattutto, grazie ai soldi di qualcun altro. 
Insomma, ognun faccia attenzione a trovarsi faccia a faccia con questi soggetti... il rischio è di subirsi delle discussioni paranoico-morali sulle verità nascoste, inghindate da frasi ad effetto ed una mousse farcita di altezzosità mascherata da intellettualismo selvaggio.

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