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Sono lieto di condividere questo spazio personale con amici, conoscenti e lettori che maldestramente sono entrati in questa pagina. Sin dal 23 gennaio 2011, Phoesia offre riflessioni personali su molteplici temi quali poesia, letteratura, filosofia, arti plastiche, cinema, teatro e tanto altro ancora. Nonostante ciò, Phoesia resta uno spazio aperto alle riflessioni di chiunque abbia voglia di scrivere, in modo "impegnato", su queste tematiche. Un grande benvenuto a tutti!

28/10/13

GRAVITY ? SPACE FAKE ?

Molti mesi di inattività totale sul blog, ed eccomi di ritorno.. coerente come une paradosso, soprattutto stando all'ultimo post pubblicato.
In realtà les Grenouilles sono al lavoro, ognuno di noi impegnato a creare il proprio poetico universo, tra le maglie tristi della prosa quotidiana.
Per riprendere dolcemente gli scritti sul blog, vorrei discutere un po' del film tormento che mi ha riportato (un po' forzatamente) al cinema dopo quasi un anno di assenza. GRAVITY.. nuovo colosso americano firmato Alfonso Cuaron, con Geaorge Clooney et Sandra Bullock.
Perché scrivere un recensione su Gravity ? Bella domanda, non lo so in effetti.. ho bisogno di fare outing.
Premessa : il film va visto in 3D. Gli effetti speciali sono effettivamente eccezionali : la scena dove i detriti si dirigono verso lo spettatore è a dir poco entusiasmante, mai visto niente di simile fino ad ora. L'assenza di gravità è evidentemente il tema grafico centrale del film.. dopo un po' di tempo sembra quasi di fluttuare dentro al cinema, davvero una sensazione sorprendente. In breve, gli effetti della 3D sono il film, il film è la 3D.
Se poi vogliamo parlare di cinema, allora la cosa cambia abbastanza radicalmente. Il copione del film risulta una sorta di trito mélange tra Armageddon et Space CowBoys, insomma un'americanata travestita con qualche bel montaggio e qualche fotografia d'autore (vedi la sequenza nella quale Sandra Bullock si trova in posizione fetale). Per il resto, scenario banale e piuttosto mediocre, classico dei classici di un film che tira a vendere più che a restare nella storia per i suoi contenuti. Una nota a parte la merita George Clooney (quando sono andato a vedere il film non sapevo della sua presenza sul set). Che dire del buon vecchio Clooney ? Sarebbe meglio non dire niente in effetti. Prestazione alla Clooney... quello della pubblicità del Martini : "Posso entrare" ? "No martini no party!". Davvero mediocre il nostro Clooney, anche se c'è da dire che il testo non lo aiuta, data la scontatezza delle battute e dei dialoghi. Potremmo ricavarne una nuova ricetta per gli amici : il piatto Clooney. Aggiungere un po' d'ironia e falsa simpatia, condire con una dose massiccia di pathos alla Casablanca, qualche asteroide con maionese et un bel contorno di luoghi comuni e culi sodi. Per quanto riguarda Sandra Bullock, il film è completamente strutturato sul suo personaggio. L'interpretazione è buona, ma il copione, lo ripeto, non presenta grandi difficoltà.. insomma, un gioco da ragazzi per una vedette del cinema americano come la Bullock, abituata a ruoli ben più esigenti dal punto di vista della tecnica recitativa.
Per concludere il nostro articoletto sul colossal Gravity.. ammetto che avrei forse fatto meglio a restare a casa.. e ancor di più ad evitare di scrivere questo post..ma dovevo pur spezzare il digiuno dalle sale cinematografiche.. e dal blog. Effetti straordinari e copione da classico dello Star System : ben presto mi dimentichero del film ma continuero ad animare il blog.
Prossima tappa ? Presentazione del progetto artistico di un caro amico Grenouille : la mostra fotografica di Jean-Bernard Souderes.

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