Sono senza religione perchè non credo che per credere in dio ci sia bisogno di leggere nulla. Sono senza religione perchè le religioni sono alla base della gerarchizzazione nelle società umane. Sono senza religione perchè la religione, in quanto dogma, combatte la libera emancipazione dell'individuo imponendogli regole che non sono né accettabili né desiderabili.
Non m'interessano le religioni perchè non c'è nulla da capire e soprattutto da codificare. Al di fuori dell'esperienza dell'amore individuale nulla ha significato. L'enigma è l'assenza, l'assenza è l'enigma. Non ha senso trovare una presenza dell'assenza come non ha senso trovare la soluzione dell'enigma.
La ricerca della conoscenza è invece desiderabile in quanto atto umano necessariamente teso al miglioramento della propria condizione. La ricerca della conoscenza non deve e non può essere soddisfatta.
Sono senza religione perchè la religione è sempre qualcun altro che la impone. Sono senza religione perchè la religione cerca di significare un'esperienza insignificabile.
Sono senza religione perchè la religione impone un metodo per la ricerca della conoscenza. Il metodo non deve essere statico né tantomeno collettivo. Il metodo è l'espressione della capacità individuale nella ricerca della conoscenza. Il metodo pertiene all'universo particolare dell'essere umano, esso rimane sempre misconosciuto da colui che lo adotta.
Sono senza religione perchè l'amore, la poesia e la musica non hanno bisogno di supporti. Esse sono esperienze extrasensoriali. Fuggono dalla capacità di comprensione, evitano il metodo in quanto fuori portata dalla possibilità di una ricerca esaustiva.
Sono senza religione perchè amo. E non ho nessun bisogno di caratterizzare in alcun modo la parola "amo".
Sono senza religione e non sono ateo.
Sono espressione e conseguenza dell'inesplicabile.