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17/02/11

LA SCRITTURA DEL DISASTRO

Vorrei ufficialmente presentare un libro per me molto importante in quanto oggetto della mia tesi alla Sorbonne Nouvelle. 
Si tratta de La scrittura del disastro (L'écriture du désastre) dello scrittore, filosofo e maitre à penser francese Maurice Blanchot. Uscito per Gallimard nel 1980, La scrittura del disastro si presenta come un microcosmo di frammenti d'immensa portata intellettuale e filosofica. Mi occorrerebbe troppo tempo per raccontare la genesi di questo capolavoro, quindi mi limiterò a qualche libera considerazione. Quando per la prima volta iniziai a leggere le pagine del libro, sentitii un'energia molto forte che fuoriusciva come un liquido da quell'ingorgo di segni. Pertanto, decisi da subito che avrei lavorato a lungo sull'opera di Maurice Blanchot. Non mi fu necessario di approfondire molto l'analisi, è una di quelle cose che si sentono e basta, senza spiegazione, un po' come per l'amore. Ma non mischiamo il sacro con il profano... (ma qual è il sacro e qual è il profano?!?). 
Ad oggi, sono ormai  6 mesi che dedico una parte delle mie giornate all'interpretazione e allo studio dei frammenti di Maurice Blanchot. Ciò può apparire ossessivo, inutile, ripetitivo, monotono. Niente di più sbagliato. Con il tempo ho imparato che grazie a Blanchot non si entra "solamente" in un mondo "diverso" o in una letteratura di grande spessore culturale, ma anche che il maestro francese ci ha lasciato una maniera di pensare i fenomeni letterari, poetici, filosofici e artistici mondiali completamente diversa. Leggere La scrittura del disastro, significa imparare a ri-leggere tutta la fenomenologia culturale occidentale (e non solo). Da qui la necessità di una ricerca approfondita sul suo testo più enigmatico e affascinante. 
Inoltre, grazie al particolare taglio che ho deciso di dare alla tesi, ho cominciato un lungo viaggio che mi ha portato allo studio approfondito dei grandi maestri della psicanalisti, da Freud a Jung, da Lacan a Leclaire e molti altri. 
Successivamente pubblicherò gli sviluppi della tesi approvati dal mio direttore di ricerca, in modo da far capire alcune importanti sfumature del La scrittura del disastro e, soprattutto, spiegare il significato del termine "disastro" nell'accezione blanchottiana.

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